Letizia
Classe '78, nata in provincia di Roma, Letizia Marchetti è già icona del motociclismo italiano, infatti, detiene il primato di essere la prima donna ad aver vinto una gara del Campionato SBK Italia. Le sue prime esperienze in gara iniziano nel 2004, esordendo nel Trofeo "Motocicliste".
Da quell'anno in poi, Lety5 colleziona una serie di grandi successi che anno dopo anno la renderanno sempre più protagonista.
Letizia Marchetti alias "Lety5", all'eta di 23 anni circa, sale per la prima volta su una Yamaha R1 (del suo fidanzato David, attuale marito , n.d.r.) Lety, che cosa hai provato nel girare la prima volta l'accelleratore? La tua prima emozione è stata amore, timore, paura, curiosità? altro?
Tantissima curiosità nel provare qualcosa che fino a quel momento era sconosciuta. Prima di allora non avevo mai guidato alcun mezzo con le marce (ad esclusione dell'auto) e pensare di poter riuscire a coordinare mani e piedi mi risultava davvero strano.
Da quel giorno, il mondo delle piste è stata la tua reale dimensione. Ma potendo fare un salto indietro nel tempo, quando Letizia Marchetti era ancora un'adolescente, che cosa immaginava del suo futuro?
Dall'età di 3 anni il sogno più grande (della mia mamma) era di vedermi fare la ballerina. Crescendo è diventato anche un mio sogno, quindi ho continuato a studiare danza fino ad alti livelli. Avrei voluto fare l'insegnante? ed infatti ci sono riuscita! Ma fare il pilota? E chi se lo sarebbe mai immaginato! Pensavo di entrare a far parte di un mondo che con il mio non aveva nulla a che fare.
Nel 2005, Letizia Marchetti, in sella ad una Yamaha R6 vince il primo titolo nel Campionato Italiano Femminile (CIM) classe 600. Lety, a chi rivolgesti il primo pensiero per la tua vittoria?
Senza dubbio alla persona che mi ha fatto scoprire questo nuovo mondo e mi ha spinta a continuare ed a non mollare mai! Mio marito David e ai miei genitori che hanno sempre creduto nelle mie potenzialità.
I tuoi risultati e la tua tenacia unita al grande talento, ti fanno sentire pronta a poter affrontare gare di campionato maschile sotto gli occhi sbalorditi dei tuoi colleghi "maschi" e sali sul posto più alto del podio.
E' stata una vittoria nella vittoria, oppure non hai mai fatto differenze tra i tuoi avversari?
Le mie prime gare sono state con altre ragazze, difficili d'affrontare perché eravamo tutte allo stesso livello. Poi quando ho iniziato a vincere, la squadra mi ha proposto di correre in una gara maschile. All'inizio è stata dura! Loro erano sicuramente più smaliziati di me ed ero vista come un agnellino in un recinto di leoni! In molti mi dicevano di continuare a correre con le donne perché il livello dei ragazzi, era troppo alto per me. Nessuno si sarebbe mai aspettato che da lì a poco riuscissi a vincere tutti nella categoria estrema "Superbike", con un netto distacco!
Che consiglio hai a tutte le donne a cui piace molto la moto ma non riescono ancora ad aver il coraggio di provarle?
Consiglierei di provarla, almeno una volta! E' un mezzo come tanti altri (macchina, motorino, scooter, ecc ecc) non è detto che chi guida una moto per forza deve essere o diventare un pilota. Non fatevi vedere deboli e vedrete che i maschietti avranno rispetto e stima di voi.
Classe '78, nata in provincia di Roma, Letizia Marchetti è già icona del motociclismo italiano, infatti, detiene il primato di essere la prima donna ad aver vinto una gara del Campionato SBK Italia. Le sue prime esperienze in gara iniziano nel 2004, esordendo nel Trofeo "Motocicliste".
Da quell'anno in poi, Lety5 colleziona una serie di grandi successi che anno dopo anno la renderanno sempre più protagonista.
Letizia Marchetti alias "Lety5", all'eta di 23 anni circa, sale per la prima volta su una Yamaha R1 (del suo fidanzato David, attuale marito , n.d.r.) Lety, che cosa hai provato nel girare la prima volta l'accelleratore? La tua prima emozione è stata amore, timore, paura, curiosità? altro?
Tantissima curiosità nel provare qualcosa che fino a quel momento era sconosciuta. Prima di allora non avevo mai guidato alcun mezzo con le marce (ad esclusione dell'auto) e pensare di poter riuscire a coordinare mani e piedi mi risultava davvero strano.
Da quel giorno, il mondo delle piste è stata la tua reale dimensione. Ma potendo fare un salto indietro nel tempo, quando Letizia Marchetti era ancora un'adolescente, che cosa immaginava del suo futuro?
Dall'età di 3 anni il sogno più grande (della mia mamma) era di vedermi fare la ballerina. Crescendo è diventato anche un mio sogno, quindi ho continuato a studiare danza fino ad alti livelli. Avrei voluto fare l'insegnante? ed infatti ci sono riuscita! Ma fare il pilota? E chi se lo sarebbe mai immaginato! Pensavo di entrare a far parte di un mondo che con il mio non aveva nulla a che fare.
Nel 2005, Letizia Marchetti, in sella ad una Yamaha R6 vince il primo titolo nel Campionato Italiano Femminile (CIM) classe 600. Lety, a chi rivolgesti il primo pensiero per la tua vittoria?
Senza dubbio alla persona che mi ha fatto scoprire questo nuovo mondo e mi ha spinta a continuare ed a non mollare mai! Mio marito David e ai miei genitori che hanno sempre creduto nelle mie potenzialità.
I tuoi risultati e la tua tenacia unita al grande talento, ti fanno sentire pronta a poter affrontare gare di campionato maschile sotto gli occhi sbalorditi dei tuoi colleghi "maschi" e sali sul posto più alto del podio.
E' stata una vittoria nella vittoria, oppure non hai mai fatto differenze tra i tuoi avversari?
Le mie prime gare sono state con altre ragazze, difficili d'affrontare perché eravamo tutte allo stesso livello. Poi quando ho iniziato a vincere, la squadra mi ha proposto di correre in una gara maschile. All'inizio è stata dura! Loro erano sicuramente più smaliziati di me ed ero vista come un agnellino in un recinto di leoni! In molti mi dicevano di continuare a correre con le donne perché il livello dei ragazzi, era troppo alto per me. Nessuno si sarebbe mai aspettato che da lì a poco riuscissi a vincere tutti nella categoria estrema "Superbike", con un netto distacco!
Che consiglio hai a tutte le donne a cui piace molto la moto ma non riescono ancora ad aver il coraggio di provarle?
Consiglierei di provarla, almeno una volta! E' un mezzo come tanti altri (macchina, motorino, scooter, ecc ecc) non è detto che chi guida una moto per forza deve essere o diventare un pilota. Non fatevi vedere deboli e vedrete che i maschietti avranno rispetto e stima di voi.