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Lety5 - campionessa italiana
Raccontarsi, ora, è d'obbligo...benvenuti nel sito ufficiale
"Non sarà facile vincere, contro piloti emergenti, giovani, grintosi e decisi a farsi valere. Non mi pongo obiettivi, ma ci tengo a entrare nel lotto dei protagonisti"
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La donna troppo forte per gli uomini
Data: 12/03/2014
La donna troppo forte per gli uomini
Gli organizzatori del trofeo Bmw Cup hanno negato l’iscrizione a Letizia Marchetti, vicecampionessa europea, perché molti non si iscrivono per paura di misurarsi con lei: "Non ho parole, pensavo di correre contro piloti con la P". Solidarietà via social network. Troppo forte per alcuni colleghi, timorosi di doversi mettere in fila dietro di lei. E così hanno chiesto agli organizzatori del trofeo Bmw cup 2014 di non accettare la sua iscrizione alla corsa. Lei è Letizia Marchetti, 35enne vice campionessa europea e pluricampionessa italiana di motociclismo di Civita Castellana, in provincia di Viterbo.
La gara - organizzata dal Moto Club Racing Terni - si articola in cinque prove su tre circuiti: Vallelunga, Mugello e Misano. Marchetti corre con il Crazy Old Men di Roma, proprio in sella a una Bmw. L’annuncio del rifiuto della sua iscrizione, così come le motivazioni, le ha raccontate lei stessa sul proprio profilo Facebook. Ragazzi - scrive - ancora una volta mi capita di sentire: "Letizia mi dispiace, ma non possiamo accettare la tua iscrizione al nostro campionato perché molti piloti non si iscrivono sapendo che ci sei".
Che tristezza, ma sopratutto che Uomini con la U». Lo sfogo prosegue così: «E pensare che all’inizio ho dovuto sopportare queste cose: ma n’do va questa, ma tornasse a fare la calzetta, e via dicendo. Eppure mi sono sempre voluta confrontare con persone più forti di me e non mi è mai interessato arrivare 20, 15 10 perché sapevo che mi stavo confrontando con Piloti con la P. Non ho parole". Il timore di alcuni partecipanti per la Valentino Rossi in rosa non è infondato: Letizia Marchetti contro gli uomini ha vinto perfino nella categoria estrema Superbike. Sul social network i commenti di solidarietà sono centinaia. Ma c’è spazio anche per l’ironia: «Certo, spiegare a uno sponsor che sei arrivato dietro una donna...».
Fonte: La Gazzetta dello Sport, 4 marzo 2014
Luogo: La Gazzetta dello Sport
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